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Il cucito e il ricamo tra creatività e sostenibilità

Nell’era della digitalizzazione e del ritmo frenetico della vita moderna, stiamo assistendo a un ritorno a pratiche tradizionali che combinano creatività, benessere e sostenibilità. Tra queste, il cucito e il ricamo stanno vivendo una nuova primavera, non solo come attività artistiche e artigianali, ma anche come vere e proprie professioni legate al benessere e al rispetto per l’ambiente.

Il cucito e il ricamo come vie di benessere

Cucire e ricamare non sono solo hobby, ma possono diventare pratiche meditative che aiutano a ritrovare il contatto con sé stessi. Concentrarsi su un progetto manuale permette di rallentare, di immergersi nel qui e ora, allontanando lo stress quotidiano. Per molti, queste attività rappresentano una forma di mindfulness, in cui la mente si rilassa mentre le mani creano.

Negli ultimi anni, queste antiche arti hanno conosciuto un rinascimento, grazie anche all’interesse crescente per i lavori fatti a mano e l’artigianato. Molte persone hanno riscoperto il piacere di creare con le proprie mani, trovando in queste attività una fonte di equilibrio e gratificazione personale.

Nuove professioni legate al cucito e ricamo

Non sorprende quindi che stiano emergendo nuove professioni legate al cucito e al ricamo. Tra queste, troviamo figure come il “craft coach“, un professionista che guida i propri clienti nella scoperta o nel perfezionamento delle tecniche di cucito e ricamo, utilizzandole come strumento di crescita personale e benessere psicofisico.

C’è anche un crescente numero di artigiani moderni che offrono corsi online e offline, promuovendo un ritorno alla manualità come antidoto alla vita digitale. Questi professionisti non solo insegnano l’arte del cucito e del ricamo, ma spesso incorporano principi di sostenibilità, incoraggiando l’uso di materiali riciclati o biologici.

Il riuso e il riutilizzo: una scelta sostenibile

Un aspetto cruciale di questo ritorno al cucito e al ricamo è l’importanza del riuso e del riutilizzo. In un mondo sempre più attento all’impatto ambientale, recuperare e trasformare vecchi capi e tessuti è diventato un gesto di responsabilità e creatività.

Riciclare tessuti significa dare nuova vita a materiali che altrimenti finirebbero in discarica, riducendo così l’impatto ambientale della moda. Le vecchie camicie possono diventare borse, i jeans usurati possono trasformarsi in coperte patchwork, e i tessuti inutilizzati possono essere trasformati in oggetti decorativi o utili.

Questa pratica non solo contribuisce alla riduzione dei rifiuti, ma stimola anche la creatività, invitando a vedere il potenziale in ogni pezzo di stoffa. Inoltre, riutilizzare materiali esistenti riduce la domanda di nuove risorse, favorendo un’economia circolare che ha al centro la sostenibilità.

Un progetto che ho seguito in questo contesto: il filo di Anna

Tutte le riflessioni che ho raccolto in questo post mi sono state ispirate da una persona davvero speciale che ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso di Tutor del Servizio MIP – Mettersi in Proprio.

Si tratta di Anna Maria Carrieri, con il suo progetto “Il filo di Anna – il cucito che parla di te”, una donna molto affascinante che ha lavorato tutta la vita nel mondo del tessile ad altissimi livelli per imprese leader di mercato e che, ad un certo punto, ha deciso di cambiare prospettiva e di mettersi in proprio

Anna oggi offre una gamma di servizi per soddisfare le esigenze di una clientela diversificata con focus sul benessere e sulla crescita personale.

Il cucito viene in questo contesto inteso in quanto “mezzo” e non in quanto “obiettivo finale”.

Anna ha ideato una serie di percorsi formativi diversificati, sia one to one che di gruppo, con diversi scopi e modalità organizzative.

E pensare che io non so attaccare nemmeno un bottone e quando devo farlo smadonno a più non posso! Non avevo mai preso in considerazione che ago e filo potessero consentirmi di rilassarmi e di esercitare la mia capacità di concentrazione.

Il business plan di Anna

Grazie alla stesura del business plan, ho aiutato Anna a svolgere una vera e propria indagine di mercato, per ragionare sulla segmentazione della clientela e per analizzare in profondità i competitors diretti ed indiretti (che in questo contesto contano tantissimo), oltre a capire quali strumenti di comunicazione attivare per inserirsi nel mercato.

Abbiamo ragionato insieme sulla forma giuridica più adatta, sulle questioni di inquadramento fiscale e sulle problematiche burocratico amministrative, per arrivare ad una simulazione di bilancio, grazie ad un ragionamento sulle politiche di prezzo, sugli obiettivi di fatturato e sul raggiungimento del break even point, dopo avere stimato costi fissi e costi variabili.

Come spesso accade con i miei clienti, si è trattato di un bellissimo scambio, dove io ho trasmesso ad Anna l’approccio imprenditoriale ed Anna mi ha introdotto in un mondo davvero curioso ed affascinante, che mi ha portata a sognare addirittura il Giappone con il sashiko-boro, un’antica arte di ricamo giapponese, rivalutata dalla moda sostenibile attuale.

Conclusione

Il cucito e il ricamo non sono solo modi per creare qualcosa di bello e unico; sono anche potenti strumenti per migliorare il benessere personale e contribuire alla sostenibilità ambientale. In un mondo che ci spinge sempre più verso il consumo rapido e l’usa e getta, riscoprire queste arti antiche ci permette di rallentare, di prenderci cura di noi stessi e del nostro pianeta.

Le nuove professioni legate a queste attività dimostrano che è possibile coniugare creatività, benessere e sostenibilità, trasformando una passione in una professione che fa bene non solo a chi la pratica, ma anche al mondo che ci circonda.

Author:

MARTA GIAVARINI - STRATEGIE DI BUSINESS. Supporto aspiranti Imprenditori, Freelance e Startupper a mettere a fuoco il loro Business Model, a conoscere e analizzare il mercato in cui lavorano, per pianificare strategie vincenti attraverso un Business Plan. Aiuto imprese già avviate a rivedere il proprio Modello di Business per sviluppare nuovi prodotti e nuovi mercati.

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