Nella mia lunga esperienza come consulente aziendale ho visto troppi imprenditori partire “di pancia”, in modo del tutto istintivo, accorgendosi dei problemi, delle incoerenze e delle reali necessità finanziarie solo in corso d’opera, quando ormai è difficile tornare indietro, spesso con gravi conseguenze, che possono arrivare purtroppo alla chiusura dell’attività in tempi molto brevi.
Per evitare di correre questo rischio, ti viene in soccorso uno strumento molto prezioso: il business plan. Si tratta del documento di sintesi che collega tutte le analisi, le informazioni, i numeri e gli scenari che dovrai raccogliere prima di dar vita a un progetto d’impresa.
Non ci siamo proprio!
Nello scorso mese di novembre mi sono arrivate molte richieste di preventivo per un percorso di consulenza volto alla realizzazione di un business plan.
La cosa che mi fa letteralmente “cadere le braccia” è che alcune persone, dopo aver ricevuto il preventivo, ti rispondono: “Prima decido se andare avanti con il progetto e, in tal caso, facciamo il business plan”!
Mi rendo dunque conto che non è ancora chiaro alla maggioranza delle persone che la redazione di un business plan È lo strumento principe per decidere consapevolmente se intraprendere un’attività imprenditoriale oppure no.
È un fatto che questo strumento, sebbene ormai sia sulla bocca di tutti, è ancora del tutto sconosciuto ai micro e piccoli imprenditori o aspiranti tali.
Penso sia giunto, quindi, il momento di fare un po’ di chiarezza.
Visione e obiettivi chiari
Scrivere un business plan ti costringe a riflettere profondamente sulla visione del tuo business e sugli obiettivi che desideri conseguire.
Questo documento ti permette di mettere nero su bianco le tue idee, di identificare il pubblico di riferimento, definire i tuoi prodotti e delineare come pensi di raggiungere il successo.
Questo processo ti aiuta a concentrarti sui dettagli fondamentali e a tracciare un percorso chiaro verso i tuoi obiettivi.
Parti dal presupposto che il business plan è una previsione: non esiste un business plan “giusto” o “sbagliato”.
Soltanto a posteriori, con un’adeguata attività di controllo di gestione, potrai verificare se le previsioni effettuate si saranno dimostrate corrette, ottimistiche o pessimistiche.
Il mio approccio
Nella mia esperienza, è sempre consigliabile adottare un approccio prudenziale e conservativo, in maniera da essere preparati ad affrontare una realtà non troppo rosea.
A quel punto, tutto quello che arriva in più ti consentirà di remunerare meglio il tuo lavoro, o di poter assumere un dipendente per avere un aiuto, o ancora di acquistare un macchinario che possa migliorare le performance aziendali.
Perché scrivere un business plan?
Per te, prima di tutto
Nel mondo di oggi non puoi improvvisare, non puoi prendere decisioni istintive, devi pianificare nel dettaglio il tuo posizionamento sul mercato e devi avere chiara la rotta da seguire, per poter monitorare nel tempo l’andamento dell’impresa, apportando le dovute azioni correttive, se necessario.
Per i finanziatori del progetto
Banche ed enti pubblici
Banche ed enti pubblici (Regioni, Comuni, Ministeri, ecc.), ossia i classici investitori istituzionali che tutti conosciamo, oggi – a fianco di adeguate garanzie finanziarie – pretendono di esaminare il business plan prima di concedere un prestito ad una nuova impresa.
Love Capital
Molto spesso, prima di contattare gli investitori istituzionali, ti dovrai rivolgere ai cosiddetti FFF (Friends, Family & Fools), ossia alla tua cerchia di amici e parenti, a cui dovrai fare riferimento per sostenere l’investimento iniziale.
Questi investitori vengono anche romanticamente definiti “love capital”, perché ciò che li spinge ad investire è l’amore o l’amicizia nei tuoi confronti, ma se l’amore è reciproco non puoi pretendere un prestito basato soltanto sulla fiducia.
Devi dare loro modo di valutare il rischio che si stanno prendendo presentando un business plan credibile!
Business Angels
Se il tuo progetto è ad alto contenuto di innovazione, potrai trovare un Business Angel, ossia un imprenditore che si appassiona alla tua startup, la finanzia e l’aiuta, portando, oltre al capitale, anche la sua esperienza, la rete di conoscenze e i contatti.
Nessuno di questi investitori sarà disposto a prestarti dei soldi se non presenti loro un business plan dettagliato e credibile, convincendoli della validità del tuo progetto e – soprattutto – della tua capacità di restituire il capitale di credito nei tempi concordati.
Conclusioni
Un business plan è una bussola che orienta il tuo viaggio imprenditoriale.
Non è solo un documento statico, ma una guida dinamica che evolve con la tua attività.
Prendersi del tempo per redigere un business plan completo e dettagliato è un vero e proprio investimento per il successo a lungo termine del tuo progetto imprenditoriale.
Nel prossimo post, ti fornirò tutti i dettagli sugli elementi di cui si compone il business plan, per capire quali studi, ricerche e valutazioni si devono fare.
Se non stai più nella pelle e vuoi saperne di più contattami subito. Possiamo fissare una call conoscitiva per comprendere le tue reali esigenze e studiare un percorso su misura per te!